18/06/14

Le bambole giapponesi

Tutto è cominciato con una kokeshi, poi ho conosciuto l'inu hariko, e infine sono stata ad una mostra di bambole hakata. Così mi sono incuriosita e ho cercato e raggruppato qualche informazione su questo spaccato di artigianato giapponese che mi affascina molto.

La parola giapponese per esprimere il concetto di bambola è ningyou ( figura umana ). Il popolo giapponese sin dai primordi ha prodotto figure umane, se si pensa alle figure in terracotta dell' era Jomon ( 10000 - 300 a.C ) e alle statuine funerarie haniwa del periodo Kofun ( 300 a.C. - 300 d.C. ).

Parlando di BAMBOLE PROTETTIVE nello specifico, il loro uso risale almeno al secolo 11°, perché se ne parla nel libro GENJI MONOGATARI ( 源氏物語, Racconti di Genji ), scritto dalla dama di corte Murasaki Shikibu vissuta nel periodo Heian ( 794 - 1192 ).



INU HARIKO ( il mio preferito!^^ )
L'inu hariko è un cane di cartapesta, simbolo di protezione nel folclore giapponese.
Si usa regalare un inu hariko ai bimbi come buon auspicio di salute e fortuna.
Un' usanza che sembra risalire al tardo periodo Edo ( 1600 -1868 ). Perché pare che questo animale riesca a riconoscere i demoni che si celano dietro sembianze umane.
Queste statuine vengono poste in casa accanto al letto dove dorme un bimbo come protezione o dove dorme una donna incinta affinché il parto sia buono e il feto si sviluppi per dare alla luce un neonato in piena salute.
Nell' antichità si riteneva che fra gli animali, il cane avesse una notevole facilità nel parto, ecco perché la figura del cane fu associata all'idea di talismano (engimono) contro le malattie e i mali che avrebbero potuto danneggiare il bambino.
Quando nacque l'usanza di tenere in casa l'inu hariko in realtà si trattava di scatole a forma di cane. Si chiamavano inu bako ( scatole a forma di cane ) o otogi inu ( coppia di cani ).Erano disposte accanto alle hina ningyou ( bambole Hina ).

inu hariko anche su un tenugui

BAMBOLE HINA ( ひな )
Esposte per la festa delle bambine ( il 3 Marzo ) sono fatte di un materiale che si chiama washi, una carta tradizionale giapponese molto resistente e facile da maneggiare.
Sono bambole abbigliate in modo elegante e raffinato , di solito riproducono una famiglia imperiale o comunque nobile del periodo Heian. Con il significato di nucleo familiare tradizionale nel quale la donna ha una funzione molto importante.
Quelle tradizionali sono sedute e guardano in avanti. Esistono anche dei modelli in pose più dinamiche.
Alcune vengono offerte presso templi, e anche bruciate a seconda della cerimonia religiosa.
Sempre il 3 Marzo le bambole NAGASHI BINA sistemate a bordo di una barchetta fatta di paglia vengono lasciate galleggiare sulle acque di un fiume per lavare via lo spirito della sfortuna e per augurare ai propri figli di allontanare disastri e malattie.

AMAGATSU e HOUKO
Amagatsu e Houko erano usate in occasione dei funerali nell'epoca Heian ( 794 - 1185 ), in seguito, nell'era Muromachi ( 1333 - 1568 ) furono utilizzate per cacciare via le impurità e gli spiriti maligni che affliggevano i bambini.Si faceva addirittura indossare all'amagatsu della stoffa del bimbo da proteggere.Dal 1600 ( inizio dell'epoca Edo ) le usanze cambiarono nuovamente e queste bambole cominciarono ad essere esposte assieme alle bambole hina il 3 Marzo. Amagatsu divenne una bambola maschile e le hoko bambole femminili.


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BAMBOLE SAMURAI 
Le MUSHA sono le corrispettive maschili delle bambole HINA, rappresentano dei guerrieri e vengono esposte il 5 Maggio per la festa dei bambini.

Ho scoperto poi che esistono anche delle bambole che riproducono personaggi dell'epoca Sengoku. ( QUI il sito ) 
BAMBOLE HAKATA
Sono bambole di ceramica originarie della regione Hakata da cui prendono il loro nome. Sono molto pregiate e sono un vero patrimonio artistico giapponese.
Come le porcellane di Liandro spagnole e le Hummel e Meissen tedesce ( che però non sono di argilla , ma di caolino ).
Una delle molteplici teorie circa l'origine di queste bambole le vuole provenienti dalla Cina.Un altra ancora, che si fonde con la leggenda, vuole che la prima bambola ( allora chiamata Hakata Suyaki, suyaki = non smaltata ) fu donata dall'artigiano Souhiti Masaki al governatore della regione nel 17° secolo, tale Kuroda.Solo nel 19° secolo si raffinò la tecnica di lavorazione di queste bambole.
Si cominciò a raffigurare soggetti molto più realistici e colorati.Il fautore di questo cambiamento fu Rokusaburo Shirouzu.Lui e i suoi allievi furono anche i responsabili della popolarità che ebbero questi manufatti in occidente, vincendo premi internazionali durante delle esposizioni parigine nel 1925.Così inizio la loro esportazione nel mondo.
I soggetti sono bellezze femminili, samurai, hina e personaggi del teatro Noh.


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SHISHI MAI
Leone danzante. Usato nei festival giapponesi molto spesso ( matsuri = festa religiosa tradizionale ) ma di origine cinese.


DARUMA
Raffigura Bodhidharma  ( Daruma = Dharma ) , monaco zen.
Viene creato con gli occhi da colorare. Si esprime un desiderio oppure un obiettivo che ci si pone di raggiungere e se ne disegna uno, una volta avverato si disegna l'altro!^__^ Molti studenti lo utilizzano come incitamento durante il loro percorso di studi affinché siano costanti e sopportino la fatica.
Solitamente si compra un Daruma ogni primo di Gennaio e si cerca di raggiungere un obiettivo o realizzare un desiderio durante l'anno. Così si disegneranno tutti e due gli occhi e il 31 dicembre si potrà buttare ( o bruciare al tempio ) e comprarne un altro nuovo.
La statuetta daruma è anche un simbolo di ottimismo. Molte di loro sono fatte in modo che se si spingono e fanno cadere ritornano alla loro posizione originale. E’ legata a questo simbolismo ad un modo di dire Giapponese:
Nana Korobi, Ya Oki                                                               七転び八起き
Che letteralmente significa “Cadi sette volte, ti rialzi Otto”. Un incoraggiamento a perseverare nei propri intenti. Esiste anche una filastrocca giapponese per bambini risalente al XVII secolo che parla della bambola Daruma, e dice:
Hi ni! fu ni!
Fundan Daruma ga
Akai zukin kaburi sunmaita!
Una volta! Due volte!
Sempre il Daruma di rosso vestito
Incurante torna seduto   
 ( fonte: the japanese dream )

Bodhidharma era noto per la sua intensa pratica dello Zen e la leggenda afferma che era così determinato a raggiungere l'illuminazione che rimase seduto in meditazione di fronte ad un muro per nove anni, senza mai alzarsi. Le sue gambe si atrofizzarono e il monaco non fu più in grado di camminare, ed ecco perché nella bambola Daruma viene rappresentato senza gambe. Per mantenersi sveglio in questo lungo periodo, ancora la leggenda racconta che Bodhidharma si tagliò le palpebre gettandole al suolo e che da queste nacquero le prime piante di tè il cui infuso di  foglie (ocha) aiuta a mantenere l'attenzione ed allontanare il sonno, ed ecco spiegato anche perché nella bambola e nelle immagini che lo ritraggono, gli occhi di Daruma appaiono spalancati e senza palpebre. fonte


JIZO ( 地蔵 )
Sono delle statuine biddiste. Rappresentano una divinità guardiana dei bambini. Jizo sarebbe vissuto in Terra con il nome di Hindu Bodhisattva e una volta raggiunta l'illuminazione decise di rimanere ad aiutare gli altri lungo il cammino spirituale.
Le sue origini sono indiane e pare che inizialmente fosse una divinità femminile. Apparve in Giappone per la prima volta durante il periodo Nara ( 710 - 794 ).Lo si può trovare in forma femminile qualche volta come Koyasu Jizo ( dono per i bambini ).
Fatto di pietra, se ne possono vedere molti nei templi giapponesi o anche lungo le strade. In quest'ultime sia da solo che addirittura in gruppi di sei. Perché sei sono i regni di reincarnazione che intrappolano gli esseri umani.
Jizo è anche la divinità protettrice dei viaggiatori e dei pellegrini, delle donne in attesa e dei pompieri.
Alcuni vengono creati come talismani per la protezione, altri per alleviare il dolore , altri ancora per singoli casi in cui possano alleviare qualcosa al bimbo a cui vengono donati. Ne esistono anche di carta e di ceramica.
Mi è capitato di vederne molti che portavano dei bavaglini rossi e mi è stato detto che glieli mettono le mamme che perdono dei bambini perché si crede che il Jizo sia protettore anche delle anime dei bambini defunti e mai nati. Loro desiderano che non vengano puniti e che rinascano presto in una nuova e migliore esistenza. ( fonte: sabrinamiso.com )

FUKUSUKE
Sembra che tale Fukusuke fu un mercante di Kyoto vissuto nel periodo Edo, ed era particolarmente abile negli affari. Per questo questa bambola è un augurio perché gli affari siano portatori di prosperità.Se vengono riprodotte con le orecchie grandi ( Fukumimi , mimi= orecchie ) sono anche simbolo di buona fortuna in generale.
Sono state create bambole che raffigurano addirittura tutta la famiglia Fuku!^_^
Fukusume, Ofuku ( moglie ) e Fukumusume ( figlia ).

SETTE DIVINITA' DELLA BUONA SORTE ( Shichi-Fukujin )

Sono Ebisu (per la fortuna negli affari), Daikokuten (per un raccolto abbondante), Hotei (par la pace familiare), Bishamonten (per l'esorcismo), Fukurokuju (per la salute), Benzaiten (per l'arte e la musica) e Juroujin (per la longevità). Leggenda li vuole arrivare a bordo di una nave chiamata "takara bune".




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TERU TERU BOZU 
( てるてるぼうず - splendi splendi monaco )

Voglio inserire anche lui.
Sembra un piccolo fantasmino. E' fatta di carta o stoffa di colore bianco e nel Giappone rurale veniva appesa dai contadini fuori dalla finestra. La bambola fungeva da amuleto per allontanare la pioggia e richiamare il bel tempo. La parola giapponese Teru è un verbo che significa risplendere e bōzu è il monaco buddista
Attualmente i bimbi giapponesi la utilizzano per allontanare la pioggia, spesso prima di un picnic scolastico.
L'uso del Teru bōzu deriverebbe dalla sua capacità di impaurire Amefushi, lo spirito della pioggia. Amefushi è considerato nemico dei bambini perché impedisce di andare a giocare all’aperto.
Amefushi in realtà non è cattivo; ha solo bisogno di sentirsi accettato dagli altri bambini con i quali vorrebbe giocare, ma visto che porta la pioggia viene sempre allontanato. Per tale motivo, si vendica facendo dispetti a chi lo ha cacciato.

Il Teru bozu viene costruito ricoprendo un oggetto sferico (che costituirà la testa) con della stoffa o della carta bianca, che viene fissata con un nodo fatto sotto la testa. Di seguito, si disegnano occhi, naso e bocca. Va posizionato fuori la finestra, appeso all'ombrello o in altre maniere... il Teru bōzu spaventerà a morte l’Amefushi e il sole tornerà a splendere.

Una filastrocca recita:

« Teru Teru Bozu, Teru Bozu, portami il sole domani
Se il cielo sarà sereno come lo sogno ti regalerò un campanello dorato.
Teru Teru Bozu, Teru Bozu,
portami il sole domani
Se ascolterai le mie preghiere ti donerò del sake dolce Teru Teru Bozu,
Teru Bozu portami il sole domani
Se sarà nuvoloso ti staccherò la testa »


Oggi piove tanto e vado a costruire il mio Teru Teru Bozu! ^__^

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