30/06/14

Il rito Nagoshi no harae

Oggi è l'ultimo giorno del sesto mese del calendario lunare. Siamo a metà anno. Ho scoperto tramite Kyoko di Kyoto Style ( QUI il suo profilo facebook su cui scrive annotazioni sul giappone tra un post e l'altro del suo blog ) che proprio oggi in Giappone si celebra un rito shintoista, per l'appunto il Nagoshi no harae ( 夏越の祓 ) , la purificazione d'estate     ( ōharae significa 'grande purificazione' ).
Viene chiamato anche Nagoshi, Minatsuki barae, o aranigo non harae.
Nell'epoca Nara, con l'adozione del sistema ritsuryō (律令 - Il primo codice di leggi giapponese, scritto sotto l'influenza confuciana,  risalente al VI-VII secolo circa, che comprendeva una serie di norme penali ritsu e una serie di norme sull’amministrazione ryō. ) una grande purificazione iniziò a tenersi presso la corte imperiale l'ultimo giorno del 6° e del 12° mese. E così avvenne anche presso i santuari popolari. La grande purificazione a corte durò molto poco e si concluse a causa della guerra Ōnin (1467-1477), ma continuò a fiorire tra la gente, diventando famosa soprattutto nei santuari Kamo Wakeikazura jinja e Kamo Mioya jinja a Kyōto e al Sumiyoshi jinja di Ōsaka
Ad un certo punto, la purificazione del 12° mese (harae) venne abbandonata dal popolo e il 6° mese di purificazione divenne in scala sempre più grandioso, diventando noto in particolare con il nome di Nagoshi non harae.

il recinto dello Shinagawa Jinja
Per questo rituale vengono utilizzati presso i santuari degli anelli circolari o "porte" fatte di canne di erba cogon ( chigaya ) detti chinowa-kuguri ( o semplicemente wakuguri ). Questi grandi anelli sono fatti di canne e strisce di carta e vengono posti sotto ai torii del santuario, o di fronte alla sala del culto (Haiden). 
Le persone, guidate dal sacerdote (Guji), passano attraverso il chinowa-kuguri e così facendo vengono purificati di tutte le contaminazioni (kegare) e protetti dalle disgrazie. Passano ben 3 volte nell'ordine sinistra-destra-sinistra tracciando il segno di infinito ∞ prima in senso antiorario e poi orario.

fonte: http://koza5555.exblog.jp
fonte: http://fani73.com

Questa pratica ha origine da una leggenda che appare nel "Bingo Fudoki" ( i fudoki 風土記 sono documenti relativi al patrimonio delle leggende e del folklore delle varie regioni, qui ci si riferisce a quello della regione di Bingo, l'attuale Hiroshima ) in cui Somin Shorai, per aver ospitato Susanō no Mikoto per la notte pur essendo povere, ricevette anni dopo in dono da quest'ultimo un chinowa come protezione contro l' epidemia che imperversava in quel momento. La notte in cui lo ricevette tutte le persone furono uccise dall'epidemia tranne la famiglia di Somin che tenne il chinowa-kuguri. Si dice che se qualsiasi malattia arriva si debba dire "io sono un discendente di Somin Shorai" e tenere questi anelli di canna, allora si sarà in grado di sfuggire al contagio.( fonte )


Oltre a passare attraverso l'anello chinowa,  un'altra usanza è quella di trasferire la propria impurità su un burattino ( penso si chiami hitogata 人形 ) che viene poi fatto galleggiare lungo un fiume oppure di purificare se stessi in acqua di mare. Tutte queste pratiche sono intese come protezione contro le malattie trasmissibili.
Alcune ho notato che vengono fatte anche il 31 di Luglio.

fonte: http://www8.nasuinfo.or.jp/~nogijinja/blog/
Pare ci sia anche una consuetudine in alcune aree da Chūgoku al Kyushu, in cui l'ultimo giorno del 6° mese lunare viene chiamato "Nagoshi" e considerato come un punto di svolta in cui è usanza portare mucche e cavalli al fiume o al mare per intrattenerli. Gli studiosi ritengono che questa abitudine ha esteso l'idea della purificazione umana per includere gli animali domestici come bene.

In altri templi basta anche solo ricevere un piccolo chinowa-kuguri per venire purificati! ; )

fonte: http://www7a.biglobe.ne.jp
Trovo questi riti molto affascinanti.
Ultimamente sono decisamente fissata con lo Shintoismo, perché lo sento molto vicino alla mia spiritualità e sensibilità in generale. Ho deciso che la prossima volta che vado in Giappone voglio visitare più santuari shinto che buddisti. In questo momento ho voglia di vedere maggiormente strutture più arcaiche, simboli di questo culto animista che risale alle radici del paese, con pochi fronzoli artistici e immersi in mezzo alla natura. Spesso mi sono ritrovata a vedere spuntare un tempietto shinto lungo una via, piuttosto che in mezzo ad un bosco o su una collina silenziosa e perfetta per un pò di meditazione. Non so spiegarlo bene ma mi sento molto attratta da questi santuari e poi sono convinta che in alcune occasioni in Giappone i Kami mi abbiamo ascoltata!:)

:) Il Nagoshi no harae raffigurato anche in un anime! :)


Fonti: QUI QUI QUI QUI e QUI 

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