31/12/14

Ōmisoka: la fine di un anno e l'arrivo del nuovo in Giappone

In Giappone è già arrivato il 2015, vedo foto su Instagram e su facebook delle mie amicizie giapponesi. Vorrei tanto ora essere lì a visitare un tempio, magari un giorno lo farò! :)
Il loro modo di festeggiare è diverso dal nostro, generalmente è più sobrio e poi a mezzanotte si va tutti in visita al tempio.

mezzanotte allo Zojoji - Tokyo
La vigilia del capodanno si chiama Ōmisoka ( 大晦日) mentre il primo giorno dell'anno ha il nome di O-Shōgatsu (正月).
Negli anni antecedenti all'era Meiji la data del capodanno giapponese era basata sul calendario cinese, venendo celebrato in contemporanea al capodanno cinese, coreano e vietnamita. Successivamente venne adottato il calendario gregoriano e la festa venne spostata al 1º gennaio. L’arrivo del nuovo anno è considerato una delle più importanti festività dalla maggior parte dei giapponesi, celebrata ormai da diversi secoli secondo usi e costumi molto particolari. 
In questi giorni i giapponesi hanno fatto spese per preparare gli Osechi , i cibi augurali per il capodanno.
L'insieme delle varie pietanze viene chiamato Osechi-ryōri ( 御節料理 / お節料理 )
e vengono disposti nelle scatole bento jūbako su più piani. La tradizione è iniziata nel periodo Heian (794-1185).
I piatti che compongono l'Osechi hanno ciascuno un significato particolare che celebra il nuovo anno. Alcuni esempi sono ( fonte wikipedia ) :
  • Daidai (橙), arancio amaro giapponese. Daidai significa "di generazione in generazione", simboleggia un augurio per i bambini nell'anno nuovo.
  • Datemaki (伊达巻o伊達巻き), frittata dolce arrotolata mescolata con pasta di pesce o purè di gamberetti. Simboleggiano un desiderio di buon auspicio.
  • Kamaboko (蒲鉾), torta di pesce arrostito. Tradizionalmente, le fette rosse e bianche del kamaboko si alternano a filari o disposti in uno schema. Il colore e la forma ricordano il sole che sorge in Giappone, e hanno un significato celebrativo di festa.
  • Kazunoko (数の子), uova di aringa . Kazu significa "numero" e ko significa "bambino". Esso simboleggia il desiderio di avere numerosi bambini nell'anno nuovo.
  • Konbu (昆布), un tipo di alga. Se è associato con la parola yorokobu , significa "gioia".
  • Kuro-mame (黒豆), soia nera. Mame significa anche "salute", che simboleggia un augurio per la salute nel nuovo anno.
  • Tai (鲷), orata. Tai è associato alla parola giapponese medetai , simboleggia un evento di buon auspicio.
  • Tazukuri (田作り), sarde secche cucinate in salsa di soia. Il simbolismo è di un raccolto abbondante.
  • Ebi (エビ), spiedini di gamberi cucinati con sake e salsa di soia.
  • Nishiki Tamago (锦卵), involtini di uovo, l'uovo è separato prima della cottura, il giallo simboleggia l'oro,e il bianco l'argento.
Dagli inizi di questa tradizione ad oggi ovviamente le usanze sono cambiate e quindi dai cibi più semplici si è arrivati a ricette più particolari e anche a degli Osechi composti da pietanze occidentali o cinesi.
Anche la zuppa o-zōni ( 雑煮 ) è tipica del Capodanno giapponese. Contiene i mochi e la sua preparazione varia sia dalla famiglia che dalla regione. ( QUI un video in inglese )

E si preparano anche i Kagami mochi ( 鏡餅 ) . Due mochi di misura diversa vengono posti il piccolo sopra al più grande, insieme con arance amare e altre pietanze.
A causa dello loro consistenza viscosa, non è raro che i mochi siano responsabili di alcune morti per soffocamento nei giorni vicini al periodo di capodanno, soprattutto tra le persone anziane e gli animali! Bisogna fare attenzione!


Altra usanza non legata però al cibo è spedire Nengajō ( 年贺状 ) biglietti augurali. Deve arrivare entro il 1° Gennaio e per questo ci si reca presto alla posta e anche le poste giapponesi sono preparate e fanno in modo che arrivino in tempo. Sulla busta si specifica che si tratta di Nengajō .


Come rituale religioso c'é il Joyanokane : allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, i templi buddisti in tutto il Giappone suonano le campane per un totale di 108 rintocchi (じょやの鐘 joyanokane) a simboleggiare i 108 peccati originali nella fede buddista, in modo da allontanare i 108 desideri mondani racchiusi nei sentimenti di ogni cittadino giapponese. I giapponesi credono che il suono delle campane possa perdonare i loro peccati compiuti nel corso dell'anno precedente. Dopo aver finito di suonare le campane, si festeggia con un banchetto a base di soba.

Ma anche in famiglia di solito prima di andare al tempio c'é chi mangia la soba, nello specifico viene chiamata Toshikoshi-soba (年越しそば ) . La soba è associata al nuovo anno in quanto nei suoi kanji vi sono quelli di “anno” ( toshi ) e di “venire” (越し koshi ) simboleggiando così il passaggio all'anno successivo. È tradizione mangiare questo tipo di soba sin dal periodo Edo. La lunghezza dello spaghetto simboleggia l'augurio di una vita lunga lunga e, dato che un tempo nelle officine degli artigiani dell'oro e dell'argento si usava la pasta di soba per raccogliere i preziosi frammenti dei materiali volati via, si dice anche che la toshikoshi-soba porti ricchezza e fortuna nel nuovo anno.
La mattina del giorno di capodanno in Giappone è tradizione sorseggiare poi del fukucha, tè verde con una prugna agrodolce chiamata umeboshi.

A quanto pare in Giappone sono molto importanti le prime azioni svolte il primo giorno dell'anno.
Si visitano i templi buddisti e i santuari shintoisti ( Hatsumōde ) , si va sulla spiaggia o in luoghi dove poter vedere la prima aurora dell'anno ( Hutsushinode  ).
Altre “prime volte” per iniziare bene il nuovo anno sono l' hatsuhi (primo sole), il waraizome (primo sorriso, iniziare l'anno con un sorriso è simbolo di buon auspicio), l' hatsuyume (初夢 primo sogno - di buon auspicio sognare il monte Fuji, un falco o una melanzana ), l'  hatsudayori (il primo scambio di lettere) , le prime compere e via dicendo.
Poi si usa pulire per bene casa o l'ultimo o il primo giorno dell'anno nuovo ( Sanganichi ).

Kadomatsu a Tokyo ( fonte IG )
Una delle cose che mi piace di più delle usanze giapponesi per questo periodo dell'anno sono le decorazioni.
Il Kadomatsu (門松  “Cancello di pino”) che viene messo a coppie ( in rappresentanza maschile e femminile della natura dei kami ).di fronte alle abitazioni  per accogliere gli spiriti ancestrali o kami del raccolto. Vengono posti dopo Natale fino al 7 gennaio e possono variare a seconda della regione, ma sono in genere costituiti da pini, bambù e, talvolta, rametti di albero ume a rappresentare rispettivamente la longevità, la prosperità e la costanza. Dopo il 15 gennaio (o il 19) il Kadomatsu viene bruciato. La parte centrale del Kadomatsu è formata da tre germogli di bambù di grandi dimensioni, anche se vengono utilizzati anche Kadomatsu in plastica un pò come da noi su usa l'albero di Natale finto. I germogli sono fissati a diverse altezze e rappresentano il cielo, l’umanità e la terra. Il tutto è legato con una stuoia di paglia e di corda fresca di paglia intrecciata.

Lo shimekazari (しめ飾り) si appende invece sull'uscio delle abitazioni. Ha il doppio compito di allontanare gli spiriti maligni e di dare il benvenuto ai kami shintoisti per benedire la casa.
Lo shimekazari è composto da una corda di paglia sacra chiamata shimenawa, solitamente posta all'entrata dei santuari shintoisti, e altri materiali quali arance, felci e strisce rituali di carta bianca rituale chiamate shide.




新年おめでとうございます
Shinnen Akemashite omedetou gozaimasu !
BUON ANNO!


15/12/14

Itadakimasu - umilmente ricevo in dono di Fabio Geda


Sabato scorso mi sono imbattuta per caso in questo piccolo libro che però sono sicura mi rimarrà nel cuore. Non dovevo acquistare nulla, stavo solo guardando distrattamente gli scaffali delle guide di viaggio. Ma una volta che arrivo alla G di Giappone il mio sguardo si sofferma un pò di più e salta subito agli occhi la copertina rosa con gli usagi.

Decido di sfogliarlo e sinceramente la cosa che mi attrae di più è il titolo e la collana di cui fa parte ( Allacarta - grandi scrittori contemporanei che raccontano le grandi città del mondo attraverso il cibo ) , perché parla del rapporto che il popolo giapponese ha con il cibo, una cosa che mi incuriosisce molto. Nonostante si riveli un libro che non parla solo di cibo decido di comprarlo lo stesso. Costa anche pochino,  7,90 €, si può fare.

Sinossi 
È un ristorante di soba, dice Mikage mentre ci accomodiamo. Dico: Avranno il menù in inglese? Sorride in quel suo modo delicato. Qui non serve il menù. Perché? Perché fanno solo due piatti, i zaru soba e i kake soba. Nient'altro? Nient'altro. Specializzarsi in un piatto è una cosa piuttosto comune, in Giappone. Imparare a fare bene una cosa, da noi, ecco, credo abbia a che fare, è una mia idea s'intende, con lo Shintoismo. In che senso? Mikage si concentra. Vedi, lo Shinto è la spiritualità nativa del Giappone. È talmente antico che prima dell'arrivo del Buddismo non aveva neppure un nome: non ce n'era bisogno. È presente nella nostra cultura in un modo profondo, indipendentemente dal fatto che uno lo pratichi o no. Lo Shinto è attorno a noi, dentro di noi. E l'animismo delle sue origini ha messo radici in diversi aspetti della nostra vita. E questo ha a che fare con la cucina? Piega il collo e chissà perché mi viene da pensare alla primavera, all'erba scossa dal vento. Con il trattare il cibo senza violentarlo, dice. Lavorandolo il meno possibile come per preservarne l'essenza. Il fatto di specializzarsi, di dominare una ricetta, che si tratti di sushi o soba o tonkatsu o shabu-shabu: è un po' come se stessimo onorando lo spirito di quel piatto. Non credi? 

Ci sono curiosità non solo legate alla soba, piuttosto che all'importanza della salsa di soia o ai mochi, racconta anche di quartieri e di posti in particolare: Tsukiji, Asakusa, San'ya, Ginza, la zona del Palazzo Imperiale,  il Museo Ghibli tra gli altri.

E' stata una lettura davvero piacevole, ed é arrivata, come a volte capita, proprio al momento giusto.
Poco meno di 100 pagine divorate in una mezza giornata che mi hanno fatto rivivere esperienze passate e desiderare di farne delle altre, dandomi qualche spunto per il futuro.
Ho sempre avuto la stessa visione ( il Giappone-ossimoro ) e subito il fascino per questo paese un pò come l'autore  e mi sono ritrovata in certe sue considerazioni e reazioni.
Mi guardo attorno attraversato da una corrente di gioia e ansia. Sono allo stesso tempo nella situazione migliore e in quella peggiore in cui un viaggiatore possa trovarsi: sono dove ho sempre voluto andare, il luogo che da quando mi ricordo desidero visitare e di cui da sempre amo - cosa? - un'immagine mentale intima formata dalle sedimentazioni rilasciate dal cinema, dalla letteratura, dagli anime, dai manga. Per questo motivo rischio una cocente delusione; rischio d icercare qualcosa che esiste solo nella mia testa; rischio non tanto di vedere ciò che quel posto è quanto di cercare conferme a ciò che quel posto ha rappresentato a lungo dentro di me.

05/08/14

La magia in un libro di illustrazioni: Futo Furikaeru to di Yoshifumi Kondō

Sistemando i libri di illustrazioni di manga e anime della mia collezione oggi mi sono ritrovata tra le mani due volumi a me molto cari.


Il volume della collana This Is Animation del 1995 di I sospiri del mio cuore - Mimi wo Sumaseba ( 耳をすませば ) del mio amato Studio Ghibli e il libro di illustrazioni del regista di Mimi wo sumaseba, Yoshifumi Kondō , dal titolo Futo Furikaeru to ( ふとふり返ると - guardandosi indietro casualmente ). 
Voglio soffermarmi proprio su quest'ultimo.
Ho sfogliato nuovamente le sue pagine dopo alcuni anni e sono rimasta catturata da quelle immagini come la prima volta. Si tratta di disegni e bozzetti fatti con i pastelli, scene di vita quotidiana in Giappone, dal 1992 e il 1997.
A partire dall’autunno del 1993 molti di questi disegni sono stati pubblicati sulla rivista Animage. La raccolta è stata curata dalla moglie.

© Hiroko Kondō

© Hiroko Kondō

Sapeva dare grandezza anche a piccoli istanti , ha catturato con il suo sguardo curioso e attento e impresso su foglio con le sue matite gesti, luoghi e tradizioni che fanno parte della cultura giapponese a me tanto cara e quindi per me hanno qualcosa di magico. Pur mantenendo il suo stile sono molto realistici e sembra che da un momento all'altro i personaggi che ne fanno parte possano animarsi e uscire fuori dalle pagine del libro. Come forse potrebbe capitare se fossimo in uno dei film dello Studio.


Kondō sensei purtroppo è morto molto giovane,
a soli 47 anni, scomparsa che ha molto segnato la vita di Miyazaki Hayao. Lavorava allo studio Ghibli dal 1987.
Animatore chiave di Conan così come di Anna dai capelli rossi di cui era anche character designer, Tom Sawyer e Pollyanna…sono cresciuta con alcuni degli anime sui quali ha lavorato e amo molto il suo tratto.
Ha potuto dirigere solo Mimi wo Sumaseba e l’ultima opera come direttore dell’animazione è stata La Principessa Mononoke. Secondo Miyazaki i suoi lavori mostravano un grande senso di libertà. Era una persona dalla grande pazienza, se ne stupirono anche le infermiere quando fu ricoverato per l’ultima volta. Leggendo con quanta ostinazione e passione continuava a disegnare nonostante i suoi problemi ai polmoni mi sono commossa. Teneva a bada un po’ di dolore con l’agopuntura. Era il tipo di persona che non avrebbe mai abbandonato la barca che tanto amava nemmeno nel momento in cui si fosse accorto che stava affondando. I due hanno avuto degli scontri, perché mentre uno era deciso e paziente, l’altro era combattuto e impaziente in alcuni processi creativi.
Ho trovato molto tenero e significativo il ricordo di lui che lavora ad un disegno di Conan che ride per risollevare Lana. Nonostante la stanchezza era riuscito a creare un piccolo capolavoro.

Sono contenta di aver letto le parole di Miyazaki su di lui perché così ho saputo qualcosa sul tipo di persona che c'è dietro a molti dei personaggi degli anime che ho amato e mi hanno emozionato, e ad un film che è tra i miei preferiti dello Studio Ghibli. 

E riguardo alla falsa notizia che girava in questi giorni sulla chiusura dello Studio, si trattava di un errore di traduzione come leggo anche dalle pagine di ItaliaJapan.net! ;) 
Se chiudesse sarebbe un vero orrore!!!

© Hiroko Kondō




Fonti:
http://www.nausicaa.net/miyazaki/kondo/
http://www.ghibliworld.com

07/07/14

Tanabata e il desiderio espresso alle stelle

fonte
Da un pò di tempo a questa parte le stelle mi rilassano, mi fanno sognare, meditare, fare pensieri e associazioni romantiche e uno dei miei manga preferiti ha per titolo 'Una stella cadente in pieno giorno' !;) Quindi oggi mi va di parlare di questa festività legata ad una leggenda che ha come protagonisti due amanti che rappresentano due stelle.
Googlando si trovano molti siti che ne parlano diffusamente quindi riporto brevemente solo di che si tratta, la leggenda, e allego delle immagini che ho trovato e che mi sono piaciute molto oltre a delle foto scattate in Giappone e postate su IG:
decorazioni a Tokyo fonte
Tanabata ( 七夕settima notte ) è una festa tradizionale giapponese derivata dall'equivalente festival cinese di Qīxī. Celebra il ricongiungimento delle divinità Orihime e Hikoboshi, rappresentanti le stelle Vega e Altair. Secondo la leggenda i due amanti vennero separati dalla Via Lattea potendosi incontrare solo una volta all'anno, il settimo giorno del settimo mese lunare del calendario lunisolare. La festa viene celebrata il 7 luglio, tranne in alcune regioni nelle quali si festeggia il 7 agosto, poiché dal momento in cui il Giappone adottò il calendario gregoriano (1º gennaio 1873) la festa non ha più una data precisa corrispondente alla data originaria, e per questo motivo viene festeggiata in giorni differenti a seconda del luogo, tra il mese di luglio e quello di agosto. Le usanze in uso durante il Tanabata variano da regione a regione, ma in generale, è comune scrivere dei desideri su piccole strisce di carta chiamate tanzaku (短冊) e legate ad alberi di bambù. 
È una dei gosekku (五節句), le cinque festività maggiori dell'anno.Le altre sono il Jinjitsu (festa delle sette erbe)il 7 gennaio, l'Hinamatsuri (festa delle bambole o festa delle bambine) il 3 marzo, il Kodomo no hi (festa dei bambini) il 5 maggio, e il Kiku no sekku (giorno dei crisantemi) il 9 settembre.
La leggenda:
Anticamente sulle sponde del Fiume Celeste (Via Lattea) viveva il sovrano di tutti gli dei e imperatore del cielo, Tentei, la cui figlia Orihime (Vega) passava le giornate a tessere e cucire stoffe e vestiti regali per le divinità.
Lavorava talmente tanto che non aveva neppure il tempo di pensare a se stessa e ai propri interessi. Giunta all'età adulta però, il padre mosso da pietà, poiché alla figlia non era mai stato concesso altro che lavorare il fuso, le scelse un marito: era un giovane mandriano, di nome Hikoboshi (Altair), anch'egli un gran lavoratore, la cui attività consisteva nel far pascolare buoi attraverso le sponde del Fiume Celeste.
Per i due giovani fu amore a prima vista. Essi si innamorarono follemente l’uno dell’altra ed erano talmente felici che, presi dall’amore e dalla passione, trascorrevano ogni giornata insieme, dimenticandosi di tutto il resto, anche dei loro doveri. Di conseguenza, Orihime non tesseva più la sua tela, lasciando gli dei senza abiti, e i buoi di Hikoboshi vagavano senza controllo per tutto il cielo. Questo scatenò la rabbia di Tentei, che non poteva tollerare questa situazione e, per porvi rimedio, fu costretto a punire severamente i due sposi. Orihime e Hikoboshi furono separati ai due lati del Fiume Celeste e costretti a tornare ai loro doveri.
La principessa era disperata, non poteva vivere senza il suo amato e continuava piangere ininterrottamente. Tentei, commosso dalle lacrime della figlia, consentì allora che i due si potessero incontrare, ma solamente una volta l’anno, il settimo giorno del settimo mese. Da allora, uno stormo di gazze giunge ogni anno, ed esse creano un ponte con le loro ali, cosicché Orihime possa attraversare il Fiume Celeste e riabbracciare il suo tanto amato Hikoboshi.
Sembra che lo scenario celeste sia stata una elaborazione di una storia più terrena ambientata in Cina!:)

fonte
Mi sarebbe piaciuto viverlo in Giappone, indossare il mio yukata, vedere le strade illuminate dalle zen-washi (tipiche lampade di carta) , le decorazioni ( tra cui i fukinagashi - stelle filanti , gli origami orizuru, i kusudama - molti di quelli fatti con origami ) e poi scrivere il mio desiderio su un tanzaku legandolo poi a un ramoscello di bambù. 

decorazioni a Tokyo fonte
Ma esprimerò ugualmente il mio desiderio alle stelle. Sperando che si avveri! :)


E non vedo l'ora di provare a vedere una stella cadente il 10 Agosto,  la notte di San Lorenzo. Non la celebriamo come i giapponesi, non ha legami con romantiche leggende, ma è sempre affascinante scrutare il cielo e godere delle sue meraviglie sperando di poter esprimere un desiderio!:)

© Skip Beat!



fonte

30/06/14

Ancora film giapponesi all' Isola del Cinema

E' cominciata a Roma L'Isola del Cinema presso l'isola Tiberina, e anche quest'anno proietteranno alcuni film giapponesi!
riporto il comunicato dalle pagine del sito dell'Istituto di Cultura giapponese :


Nell’ambito dell’Isola del Cinema - sezione CINEMA MONDO –
l’Istituto Giapponese di Cultura presenta:
Thermae Romae II
di Hideki Takeuchi

Giappone, 2014, 113’, tit. orig. Thermae Romae II, Blu-ray ©”THERMAE ROMAE II” Film Partners V.O. sottotitoli in italiano
con Abe Hiroshi (Lucius Modestus), Aya Ueto (Mami), Kazuki Kitamura (Keionius), Masachika Ichimura (Adriano), Riki Takeuchi (Tateno)
 
martedì 22 luglio 2014 ore 21.30
Isola Tiberina – P.za San Bartolomeo all’Isola - Roma

Tratto dal manga di Mari Yamazaki e diretto da Hideki Takeuchi, Thermae Romae II è il sequel di Thermae Romae (2012), film che ha sfiorato il record di incassi in Giappone nel 2012 raccontando i divertenti quanto improbabili viaggi temporali tra l’antica Roma e il Giappone contemporaneo dell’architetto Lucius, incaricato dall’imperatore della progettazione delle terme nella capitale. Questa volta  l’imperatore Adriano gli commissiona la costruzione dei nuovi impianti termali al Colosseo per il benessere dei gladiatori e ancora una volta Lucius troverà spunto per le sue idee nel Giappone attuale, dove viene catapultato da un vortice d’acqua che lo risucchia dal  fondo delle vasche in cui è immerso. Il passaggio nel tunnel che lo conduce dall’una all’altra epoca è accompagnato dalla performance vocale di un tenore italiano che rende ancor più esilarante l’intero contesto. Sullo sfondo, una Roma divisa tra la politica pacifista di Adriano e quella espansionistica del Senato.


Si ringrazia il Far East Film Festival di Udine per la concessione dei sottotitoli in italiano.

©”THERMAE ROMAE II” Film Partners

San san - Una scintilla di vita
di Bunji Sotoyama
International Premiere
Giappone, 2013, 81’, tit. orig. San San,  Blu-ray  ©2013 Saitama Prefecture/SKIPCITY Sai-No-Kuni Visual Plaza - V.O. sottotitoli in italiano
con Kazuko Yoshiyuki (Tae Tsurumoto), Akira Takarada (Shinji Moriguchi), Gaku Yamamoto (Yuichiro Nose), Kanami Tagawa (Tachibana), Natsue Hyakumoto, Michiyo Miyata,

mercoledì 23 luglio 2014 ore 21.30
Isola Tiberina – P.za San Bartolomeo all’Isola - Roma

Tae Tsurumoto, 77 anni, si ritrova a vivere da sola dopo aver perso il marito e averlo assistito nella malattia per quasi un decennio. Per colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa del coniuge, inizia a frequentare un club per anziani ma un giorno, passando davanti a un’agenzia matrimoniale, è colta dal desiderio di far tornare a splendere un raggio di sole nella sua vita e trovare un partner che possa soddisfare il suo desiderio di romanticismo. Spinta dalla convinzione che ‘ogni giorno siamo di fronte alla linea di partenza della nostra vita’, Tae inizia a incontrare gli uomini scelti tramite agenzia, ma si emoziona solo di fronte a Yuichiro Nose, un pensionato di bell’aspetto, divorziato, con il desiderio di condividere gioie e dolori della vita accanto ai ricordi personali.
Sarà davvero lui l’uomo che terrà accesa quella scintilla di felicità?


©2013 Saitama Prefecture/SKIPCITY Sai-No-Kuni Visual Plaza


Già vidi nell'ambito della stessa rassegna il primo film di Thermae Romae e fu divertentissimo ( poi Abe Hiroshi mi piace tanto!^^ ) quindi non voglio perdermi il secondo. E anche San San sembra molto carino!

sito ufficiale L'isola del Cinema
pagina facebbok ufficiale L'isola del Cinema

Il rito Nagoshi no harae

Oggi è l'ultimo giorno del sesto mese del calendario lunare. Siamo a metà anno. Ho scoperto tramite Kyoko di Kyoto Style ( QUI il suo profilo facebook su cui scrive annotazioni sul giappone tra un post e l'altro del suo blog ) che proprio oggi in Giappone si celebra un rito shintoista, per l'appunto il Nagoshi no harae ( 夏越の祓 ) , la purificazione d'estate     ( ōharae significa 'grande purificazione' ).
Viene chiamato anche Nagoshi, Minatsuki barae, o aranigo non harae.
Nell'epoca Nara, con l'adozione del sistema ritsuryō (律令 - Il primo codice di leggi giapponese, scritto sotto l'influenza confuciana,  risalente al VI-VII secolo circa, che comprendeva una serie di norme penali ritsu e una serie di norme sull’amministrazione ryō. ) una grande purificazione iniziò a tenersi presso la corte imperiale l'ultimo giorno del 6° e del 12° mese. E così avvenne anche presso i santuari popolari. La grande purificazione a corte durò molto poco e si concluse a causa della guerra Ōnin (1467-1477), ma continuò a fiorire tra la gente, diventando famosa soprattutto nei santuari Kamo Wakeikazura jinja e Kamo Mioya jinja a Kyōto e al Sumiyoshi jinja di Ōsaka
Ad un certo punto, la purificazione del 12° mese (harae) venne abbandonata dal popolo e il 6° mese di purificazione divenne in scala sempre più grandioso, diventando noto in particolare con il nome di Nagoshi non harae.

il recinto dello Shinagawa Jinja
Per questo rituale vengono utilizzati presso i santuari degli anelli circolari o "porte" fatte di canne di erba cogon ( chigaya ) detti chinowa-kuguri ( o semplicemente wakuguri ). Questi grandi anelli sono fatti di canne e strisce di carta e vengono posti sotto ai torii del santuario, o di fronte alla sala del culto (Haiden). 
Le persone, guidate dal sacerdote (Guji), passano attraverso il chinowa-kuguri e così facendo vengono purificati di tutte le contaminazioni (kegare) e protetti dalle disgrazie. Passano ben 3 volte nell'ordine sinistra-destra-sinistra tracciando il segno di infinito ∞ prima in senso antiorario e poi orario.

fonte: http://koza5555.exblog.jp
fonte: http://fani73.com

23/06/14

Rilakkuma Stores e Kiddy Land


Amando le cose kawaii e Rilakkuma quando vado in Giappone DEVO visitare almeno un Rilakkuma Store. E se posso anche qualche Hello Kitty Store, e altri negozi che vendono cosine della San-X, Sanrio ecc. tipo Kiddy Land.
Ne ho girati diversi e ricordo ancora l'emozione grande ( tipo bimba in un parco giochi o in un negozio di giocattoli :-)) quando sono entrata dentro al primo Rilakkuma Store.

Ecco la lista di alcuni di quelli in cui sono stata e qualche parere e indicazioni:

Rilakkuma Store Umeda Osaka
1F, Hankyu-Sanbangai, 1-1-3, Shibata, Kita-ku, Osaka City, Osaka
TEL81-6-6372-7701

Kiddyland Tokyo
KIDDY LAND - Harajuku 6-1-9 Jingu-mae, Shibuya-ku, Tokyo 150-0001 ( mappa )

Rilakkuma Store Tokyo Sky Tree Town Soramachi 
3F, 1-1-2, Oshiage, Sumida-Ku, Tokyo

Rilakkuma Store Fukuoka Parco
8F., Fukuoka PARCO, 2-11-1, Tenjin, Chuou-ku, Fukuoka City, Fukuoka

Rilakkuma Store Tokyo Character Street Tokyo station
B1, First Avenue Tokyo Station, 1-9-1, Marunouchi, Chiyoda-ku, Tokyo

Sanrio World Ginza
2F Nishi Ginza Department Store, 4-1 Saki, Ginza, Chuo-ku, Tokyo Accesso JR : Yurakucho Station Tokyo Metro : Ginza Station

Questina Ginza
1st Floor, Nishi Ginza Department Store, 4-1 Saki, Ginza, Chuo-ku, Tokyo

Sanrio Gift Gate Adhoc SHINJUKU
1st Floor, Korakuen adhoc Building, 3-15-11 Shinjuku, Shinjuku-ku, Tokyo

Daimaru Shinsaibashi Sanrio Gallery OSAKA
1-5-21 Shinsaibashi, Chuo-ku, Osaka-shi, Osaka

Sanrio Gift Gate Canal City OPA - FUKUOKA
B1 Floor, Canal City OPA, 1-2-22 Sumiyoshi, Hakata-ku, Fukuoka-shi, Fukuoka

Hello Kitty Japan ODAIBA
2nd Floor, DiverCity Tokyo Plaza , 1-1-10 Aomi, Koto-ku, Tokyo

22/06/14

Sim dati prepagate in Giappone e servizi Free Wi-Fi!

In Giappone esistono diversi hot-spots wifi presso molte stazioni e anche diversi locali e stores, ma quando si va in giro avere la sicurezza di poter consultare una mappa sul proprio smartphone è MOLTO utile!
Per me è stato indispensabile e mi ha "salvato" in molte occasioni!Grazie alla b-mobile VISITOR SIM Prepagata ho avuto la connessione wifi e così quando mi sono trovata in difficoltà ho raggiunto destinazione facilmente usando Maps col suo gps.
Inoltre ho potuto comunicare con le mie amiche attraverso l'app LINE simile a Whatsapp. A quell'epoca in Italia non era ancora molto conosciuta come adesso.
Ho scelto questa sim dopo aver considerato anche di affittare un mini rooter wi fi ( leggendo i consigli di viaggiappone ) , ma visto il tempo trascorso in Giappone e i prezzi che proponevano ho tentato questa strada ed è andata benissimo!Con pochi euro in più ho ritirato la sim all'aeroporto di Narita e mentre ero sul N'EX per il centro già funzionava perfettamente!


Da quest'anno esiste anche un'altra alternativa, data dalla econnectJapan , io ho provato anche quella , la versione da 1GB e mi sono trovata altrettanto bene!

Ultimamente è stata creata anche l'app Japan Wi-Fi, ma quando ho tentato di usarla, non so se per mia incapacità, ma non trovava nessuna rete. Sicuramente qualcuno più bravo di me l'avrà utilizzata con successo!

Inoltre interessante il fatto che dalla scorsa primavera esiste il servizio per turisti FREE WI-FI della NTT East che copre sia la zona di Tokyo sia molte destinazioni tra le più gettonate in Hokkaio e Tohoku con 40000 spots! Si può utilizzare lo stesso ID su tutto il territorio nipponico, e lo si ottiene semplicemente recandosi ad un desk speciale all'aeroporto di arrivo, ad esempio Narita, Shin-Chitose o Haneda , oppure presso i 300 tourist information center mostrando il passaporto.
Si riceve una special card con ID e password da poter utilizzare sul sito dedicato.

Oppure si scarica l'app “NAVITIME for Japan Travel”, che é un servizio di navigazione in inglese per turisti stranieri in Giappone e attraverso una delle sue funzioni è possibile ottenere sempre gratis l'ID e la password prima di arrivare in Giappone.
La stessa app permette anche di trovare informazioni offline!

 

18/06/14

Tokyo città No.1 nel mondo da un sondaggio Trip Advisor


Uno dei siti di viaggio più popolari, Trip Advisor, ha pubblicato un sondaggio chiedendo ai propri utenti di classificare le sue migliori 37 città, e il Giappone ha avuto dei risultati eccellenti!
Non me ne stupisco, ma sono felice di vedere che siamo in molti nel mondo ad apprezzare il Giappone e Tokyo.

La capitale è arrivata al primo posto nella lista delle città più soddisfacenti da visitare!
Su 13 delle 16 categorie con cui il sito ha chiesto di valutare Tokyo è rientrata nella top 10. E' arrivata in cima a ben 5 categorie:

1. Cordialità locale
2. Servizi di taxi
3. Pulizia
4. Trasporti pubblici
5. Soddisfazione generale
 

Inoltre si è guadagnata un 2° posto per la cordialità dei tassisti e la facilità di viaggio in solitaria, 3° per ristoranti e vita notturna, 5° per lo shopping, e 8° nella facilità di muoversi attraverso la città, gli alberghi e la facilità di viaggiare con la famiglia. 

Dopo aver visto i risultati del sondaggio il TCVB ( Tokyo Convention & Visitors Bureau  ) ha commentato:. "Per quanto riguarda Tokyo e il sondaggio online da parte dei viaggiatori di tutto il mondo, siamo estremamente lieti che Tokyo si sia classificato numero uno come città più soddisfacente del mondo. Siamo molto orgogliosi della nostra omotenashi (ospitalità) ed i risultati del sondaggio che ha riconosciuto il nostro 'cuore' e i servizi con il posizionamento più elevato nelle categorie. Guardando alle Olimpiadi del 2020 e le Paralimpiadi, vi preghiamo di venire a trovarci nella nostra bella città di Tokyo, che è sempre in movimento verso l'futuro ".

Cultura, turismo e attrazioni e la categoria miglior rapporto qualità-prezzo non sono andati altrettanto bene, e la cosa ha stupito anche me insieme a chi ci vive perché per quanto mi riguarda la cultura e le attrazioni turistiche sono tra le ragioni dei miei viaggi e non solo dei miei.
Ma pare che il direttore della filiale giapponese di Trip Advisor si sia impegnato a diffondere più informazioni non sono su alberghi e ristoranti, ma anche su attrazioni e siti culturali in Giappone!;)

Omedetou Tokyo! :) 

 

Le bambole giapponesi

Tutto è cominciato con una kokeshi, poi ho conosciuto l'inu hariko, e infine sono stata ad una mostra di bambole hakata. Così mi sono incuriosita e ho cercato e raggruppato qualche informazione su questo spaccato di artigianato giapponese che mi affascina molto.

La parola giapponese per esprimere il concetto di bambola è ningyou ( figura umana ). Il popolo giapponese sin dai primordi ha prodotto figure umane, se si pensa alle figure in terracotta dell' era Jomon ( 10000 - 300 a.C ) e alle statuine funerarie haniwa del periodo Kofun ( 300 a.C. - 300 d.C. ).

Parlando di BAMBOLE PROTETTIVE nello specifico, il loro uso risale almeno al secolo 11°, perché se ne parla nel libro GENJI MONOGATARI ( 源氏物語, Racconti di Genji ), scritto dalla dama di corte Murasaki Shikibu vissuta nel periodo Heian ( 794 - 1192 ).



INU HARIKO ( il mio preferito!^^ )
L'inu hariko è un cane di cartapesta, simbolo di protezione nel folclore giapponese.
Si usa regalare un inu hariko ai bimbi come buon auspicio di salute e fortuna.
Un' usanza che sembra risalire al tardo periodo Edo ( 1600 -1868 ). Perché pare che questo animale riesca a riconoscere i demoni che si celano dietro sembianze umane.
Queste statuine vengono poste in casa accanto al letto dove dorme un bimbo come protezione o dove dorme una donna incinta affinché il parto sia buono e il feto si sviluppi per dare alla luce un neonato in piena salute.
Nell' antichità si riteneva che fra gli animali, il cane avesse una notevole facilità nel parto, ecco perché la figura del cane fu associata all'idea di talismano (engimono) contro le malattie e i mali che avrebbero potuto danneggiare il bambino.
Quando nacque l'usanza di tenere in casa l'inu hariko in realtà si trattava di scatole a forma di cane. Si chiamavano inu bako ( scatole a forma di cane ) o otogi inu ( coppia di cani ).Erano disposte accanto alle hina ningyou ( bambole Hina ).

inu hariko anche su un tenugui

17/06/14

Una passeggiata verso la Tokyo Sky Tree

La Sky Tree vista dal N'EX


Del giorno in cui ho visitato la Tokyo Sky Tree ( 東京スカイツリ) ricordo con particolare piacere e soddisfazione il percorso a piedi che feci dal mio hotel a Ueno fino alla torre. Anche se il tempo era brutto e temevo di prendere tanta pioggia.


Io sono stata per molti anni una persona che ha preferito fare le cose in compagnia, per insicurezza, quindi ogni volta che riesco a fare delle cose da sola, anche se sono cresciuta, mi autocompiaccio!:) In Giappone solo un'altra volta mi ero avventurata così da sola. Riuscire a farcela mi ha reso felice e mi ha permesso anche di gironzolare per delle strade fuori dalle mappe turistiche e vedere nuovi scorci di Tokyo.
Avevo visto in lontananza la Sky Tree arrivata a Ueno e controllata la mappa ho capito che non era distante dalla zona della stazione e potevo arrivarci forse in una mezz'ora.
Avevo Maps come aiuto, ma per un buon tratto ho provato a farcela "a intuito"!:)
Ad un certo punto mi sono chiesta se stessi facendo la cosa giusta, ma non avevo molti altri giorni a disposizione per visitare la torre così, nonostante le premesse non esaltanti, ho continuato a camminare e mi son detta che se il tempo peggiorava potevo comunque visitare, già che ero lì, il Soramachi.

16/06/14

Il Rakugo e Diane Kichijitsu

Non si finisce mai di scoprire nuove cose nella vita e io non avevo mai sentito parlare di una forma d'arte giapponese di nome Rakugo (落語, lett. "parole cadute") .
Oggi stavo curiosando sui templi di Osaka, sono finita a cercare notizie sul tempio scintoista Ikukunitama ( lo trovo scritto anche com Ikutama , che si trova vicino alla metro Tanimachi-9-chome della linea Tanimachi ) e così ho saputo che il primo week-end di settembre ogni anno ha luogo lì l' Hikohachi Matsuri (彦八まつり) , un festival dedicato al Raguko.
Il prossimo Hikohachi Matsuri, il 24° si terrà il 6 e 7 Settembre 2014 ( fonte )

fonte plus.google
fonte Tripadvisor
Cercando informazioni su questo festival mi sono imbattuta nel blog di Diane Kichijitsu e ho scoperto così la sua storia. Davvero affascinante.
Questa la traduzione di un articolo apparso su Brand New Osaka:
"Stavo viaggiando in tutto il mondo come back-packer prima di venire a Osaka nel 1990", dice la signora Diane Kichijitsu con un ampio sorriso. Nata in Inghilterra, Diane è un'interprete professionale di rakugo, monologo comico tradizionale giapponese che racconta una storia con gesti ed espressioni vocali. Si esibisce in questa arte della narrazione in inglese in tutto il Giappone. Nel 1996 incontrò il rakugo, quando lei stava aiutando come assistente di palcoscenico per uno spettacolo di rakugo in lingua inglese eseguita da un maestro rakugo di nome Katsura Shijaku. "Sono rimasta affascinata dalla sua performance. E 'stato davvero meraviglioso. Così ho subito iniziato le lezioni di Rakugo." Nel 1999 le fu chiesto di fare una performance rakugo da professionista per la prima volta, e così ha messo in scena un rakugo in inglese. Oggi, si esibisce anche nel rakugo in inglese per stranieri che vivono in Giappone, e talvolta in giapponese. "Prima di rendermene conto, stavo lavorando come interprete di rakugo", dice Diane, sorridendo. Diane vive in una vecchia casa costruita circa 80 anni fa. "Mi piacciono le cose vecchie, storiche.  Il santuario Ikukunitama, popolare tra la gente di Osaka, è uno dei miei posti preferiti." Beh, lei sembra essere davvero un grande fan di Osaka. "Osaka è molto simile alla mia città natale, Liverpool, dove i vicini sono così gentili e generosamente offrono consigli sulla vita di tutti i giorni. Gli abitanti di Osaka e Liverpool sono entrambi molto cordiale e allegri." Alla domanda circa i suoi piani futuri, Diane ha risposto, "Mi piacerebbe fare degli spettacoli di rakugo in inglese semplice per i bambini e anche nel linguaggio dei segni."

09/06/14

In occasione di una mostra al Setagaya Art Museum Rilakkuma rende omaggio a La Japonaise di Monet

La Japonaise - C.Monet
Questo mese il Setagaya Art Museum ( 世田谷美術館, Setagaya Bijutsukan ) ospiterà una mostra speciale dal titolo
'Looking East Western Artists and the Allure of Japan from the Museum of Fine Arts, Boston'
Del 28 Giugno fino al 15 Settembre per poi spostarsi a Kyoto. ( info sul sito ufficiale QUI )
Orario: 10:00A.M. fino alle 6:00P.M
Costo 1,500 yen
Dalla seconda metà del 19 ° fino all'inizio del 20° secolo, l'arte giapponese, soprattutto le stampe ukiyo-e, godette di grande popolarità in Occidente. Le sue composizioni audaci e i colori vivaci scatenarono una rivoluzione fondamentale nella sensibilità estetica dell'Occidente, che portò alla tendenza conosciuta come Japonisme. Questa mostra presenta circa 150 oggetti, tra dipinti, fotografie e arti decorative provenienti dalla collezione del Museum of Fine Arts, Boston. Un piatto forte dell'esposizione è La Japonaise di Claude Monet , che viene esposto per la prima volta dal suo recente restauro. Da una varietà di prospettive, la mostra prende in esame quello che gli artisti occidentali hanno appreso dal Giappone e come esso ha influenzato un movimento artistico leader dell'epoca, come l'Impressionismo.
In occasione di questa mostra la San-X ha prodotto una collezione speciale di Rilakkuma in onore proprio de La Japonaise di Monet.


E sarà venduta ( fino ad esaurimento scorte essendo un'ed. limitata ) qui:

Dal 28 GIUGNO 2014 al 15 SETTEMBRE 2014 presso il Setagaya Art Museum
Dal 30 SETTEMBRE al 30 NOVEMBRE presso il Kyoto Museum of Art
Dal 2 GENNAIO al 10 MAGGIO 2015  presso il Nagoya/Boston Museum of Fine Arts

Vedere uno mostra così interessante e fare anche qualche acquisto kawaii non è niente male!
E poi Rilakkuma in questa collezione è davvero adorabile!:) 

  

Il SAM si può raggiungere in vari modi, il più semplice prendendo la Tokyu Den-entoshi Line da Shibuya fino alla stazione di Yoga e poi camminare per circa 17 minuti fino al museo! ;-)



 

07/06/14

L'utilità di un convertitore di tensione in Giappone!

Un convertitore di tensione 110/220 è molto utile in Giappone!
Specie per noi femminucce che ci teniamo ad avere i capelli in ordine!:-)
Comprare lì un phon o una piastra non è la cosa più economica del mondo secondo me ( se si vuole acquistare un buon prodotto ) , inoltre poi in Italia non si può usare senza appunto un trasformatore.
Avrei potuto cercarne uno anche da Yodobashi camera ( ヨドバシカメラ ) , Bic camera ( ビックカメラ ) o altri megastore simili una volta arrivata a Tokyo, ma ho preferito andare sul sicuro e comprarlo qui in Italia. E mi sono trovata benissimo!

Tensione: 100 V
Frequenza: 50/60 Hz  
La parte est del Giappone ha frequenza 50 Hz ( Tokyo, Kawasaki, Sapporo,Yokohoma e Sendai ) mentre la parte ovest 60 Hz (Osaka, Kyoto, Nagoya, Hiroshima) 
Presa: tipo A e tipo B 

06/06/14

Tokyu Hands

Sono stata diverse volte da Tokyu Hands (東急ハンズ Tōkyū Hanzu ) la catena di megastores che vende di tutto, dagli oggetti per il 'fai da te' ( nacque inizialmente solo per quello ), alla cancelleria, agli oggetti per la cucina, per l'outdoor, per il divertimento e l'arredo di casa. Ma ancora non ho avuto il tempo di visitare tutti i suoi reparti perché ci vuole troppo. E' davvero sorprendente quante cose vendano, la prima volta che ci ho messo piede mi sembrava di entrare in un parco divertimenti!^_^
Solo lo store di Ikebukuro ha 8 piani!!! Io sono stata solo al 6° 7° e 8° ma il 4° deve essere molto interessante e mi sarebbe piaciuto anche andare al Nekobukuro Cat's House per giocherellare ( previo pagamento ) con i micetti che gironzolano liberi per i suoi locali.
A Tokyo si trova a Shibuya, Shinjuku, Ikebukuro, Ginza, in zona Tokyo station e anche a Yokohama. A Osaka nella zona di Umeda, Shinsaibashi e Sannomiya. Ne esiste anche uno a Fukuoka ( Hakata ) e a Sapporo. ( QUI la pagina in inglese con i link agli stores )
Lo scorso anno sono stata anche al nuovissimo store a Himeji  e ho trascorso circa una mezz'ora nel reparto stationery !:)


03/06/14

Ruote panoramiche e Honey & Clover


Uno dei mie manga/anime preferiti di sempre é Honey & Clover (  Hachimitsu to clover - ハチミツとクローバー ) di Umino Chika. Sia nel manga che nell'anime si vedono spesso delle ruote panoramiche e io adoro le ruote panoramiche da quando ero piccina. Il mio desiderio è di andare su ognuna di quelle che appaiono nell'anime:
Ruota panoramica dell' Izu Bio Park, Higashiizu city ( ep. 3 );
Great Ferris Wheel of Diamonds and Flowers nel parco Kasai Rinkai, Edogawa, Tokyo ( ep. 9 );
Cosmo Clock 21 a Yokohama Cosmo World, Yokohama city ( ep. 19 ).