08/06/18

Rokugatsu Yohka: Oli essenziali biologici dal Giappone

Questa settimana è arrivato un pacchetto da UGUISU store , un negozio di Tokyo che vende anche online e ha degli articoli giapponesi spesso molto ricercati e di pregio. Ho ordinato degli oli essenziali per profumare casa e ottenerne i benefici facendo una salutare aromatherapy giapponese!:)
E' stata una bella casualità che nel periodo in cui ho voluto approfondire lo shinrin-yoku tutto giapponese, abbia notato un post sul loro profilo instagram che parlava di oli essenziali puri di un produttore del Kyushu, a sud del Giappone.

 
Sul libro dello Shinrin-yoku di Qing-Li mi avevano colpito le proprietà di vari oli e avevo voglia di poter respirare un pò di sentore di Hinoki ( un tipo di cipresso che cresce solo in Giappone e Taiwan ) quindi ho approfittato subito della proposta di Uguisu. Si trovano in commercio molti oli essenziali, ma la sicurezza che siano puri e poco maneggiati la si ha proprio quando i produttori sono diretti, come in questo caso.
Il produttore é la Hisatsune Forest Co ( Hisatsune Sanrin ). e il brand si chiama Rokugatsu Yohka no Mori ( letteralmente foresta dell'8° giorno di Giugno ) , i loro prodotti provengono da una foresta della prefettura di Oita, e si impegnano affinchè questa , e l'ambiente in generale, rimanga preservato generazione dopo generazione. Tutti sono estratti da legno, rami e foglie di alberi coltivati biologicamente nella loro foresta nell'area di Yabakei a Nakatsu-shi e distillati a vapore.
Io ho deciso di comprare sia l'Hinoki, che l'olio essenziale di Kabosu ( limone giapponese ) e l'Atmosphere Mist , un' acqua distillata a base di oli essenziali di Hinoki , Sugi ( detto cedro rosso giapponese ) e Kuromoji ( lindera umbellata )
Come recitano le descrizioni fornite da Uguisu:

06/06/18

Iris a Tokyo in Giugno


In questi giorni c'è un fiore che è in piena fioritura in Giappone e si tratta dell' iris, uno dei miei fiori preferiti. Qualche anno fa mi trovavo a Tokyo proprio tra fine Maggio e inizio Giugno e così non mi sono lasciata scappare l'occasione per visitare un parco che si trova ad Edogawa, il Koiwa Iris Garden ( Koiwa Shobu-en 小岩菖蒲園  ), che ospita 50000 iris di 100 varietà diverse. Un paradiso per me!


Il periodo migliore è proprio in questi giorni perchè sono tutti fioriti. Dal 2 al 17 Giugno ad esempio quest'anno ( come ogni anno ) ha luogo il Koiwa Shobu-en matsuri - 小岩菖蒲園まつり, e l'ingresso è gratuito.



29/04/18

In Giappone durante la golden week


Oggi inizia la golden week in Giappone, ゴールデンウィーク, settimana di festività pubbliche a raffica, si parte con lo Shōwa Day ( 昭和の日Shōwa no hi , il compleanno dell'imperatore Hirohito,  ) e si conclude il 5 Maggio con la Festa dei bambini ( 子供の日 kodomo no hi ). 

Avevo letto che quando si è in vacanza lì in questo periodo può capitare di ritrovarsi in mezzo a tanta gente e che se si organizzano gite nei giorni di festa è consigliabile prenotare alberghi con largo anticipo.
Qualche anno fa per la prima ( e unica ) volta mi sono trovata in Giappone proprio durante la golden week e ho sperimentato cosa vuol dire.


28/04/18

Il Konpira-san e il suo o-mamori giallo

Ieri ho ricevuto un regalo prezioso, un o-mamori del Konpira-san. Non conoscevo questo tempio così ho cercato informazioni e sono doppiamente contenta di questo piccolo amuleto giallo la cui stoffa è stata tinta utilizzando la curcuma.


Il Konpira-san si trova nello Shikoku, nella prefettura di Kagawa, il suo nome esattamente è Kotohiragu ( 金刀比羅宮, Kotohiragū ) ed è il tempio shintoista principale di molti altri sparsi per il Giappone. Ho scoperto che si trova sul versante di un monte, il monte Zozu, nella cittadina di Kotohira, e che arrivarci non è una passeggiata facile perché si tratta di salire 1368 scalini di pietra. Non c'è una funicolare come ad esempio per il Kurama-dera sui monti a nord di Kyoto, va fatta a piedi. Ma nonostante questo è un luogo di pellegrinaggio molto famoso. Proprio perché implica resistenza e determinazione per farlo.
C'è chi si ferma a quota 785 scalini e visita solo la sala principale e chi invece prosegue per altri 583 scalini fino al tempio interno ( Okusha ) lungo un percorso lastricato in mezzo alla foresta. Immagino che deve essere bellissimo e che si respiri un'aria meravigliosa.



24/02/18

Giappone innevato 2 : il Jigokudani Yaen-koen e i suoi macachi

Quando si pensa a Nagano si pensa alla montagna. Trekking estivo e tanta neve d'inverno ed è proprio lì che si trova anche il famoso parco Jigokudani Yaen-koen dove si possono vedere le scimmie farsi un bel bagno caldo termale in un paesaggio da "winter wonderland".





Io desideravo da tanto di visitarlo e così, durante un viaggio nel periodo invernale, sono riuscita ad andarci in giornata. Ammetto che soggiornare in una struttura con un bell' onsen , magari anche all'aperto, mi sarebbe piaciuto, ma nel tempo che avevamo dormire lì avrebbe significato sacrificare altre esperienze e così siamo partiti la mattina e rientrati la sera.

02/02/18

Setsubun : L' Ukera-no-shinji al Gojoten Jinja ( Tokyo )

Un giorno vidi un' immagine con delle maschere di oni e dei fagioli, si riferiva a una celebrazione tradizionale che ricorre ogni anno in Giappone il 3 ( o 4 ) di Febbraio : il setsubun 節分



Il setsubun scandisce la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, secondo una tradizione cinese che segue il calendario lunare. Pare, da quanto leggo online, che sarebbe più preciso chiamarlo Risshun (立春) e che può essere considerato una sorta di ultimo dell'anno, e in quanto tale ne fanno parte dei riti per purificare il male dell'anno precedente e scacciare gli spiriti malvagi dall'anno che deve venire. I fagioli dell'immagine che vidi erano utilizzati per il rito chiamato Mamemaki (豆撒き = lancio dei fagioli) che pare essere tutto giapponese. Nasce dal fatto che la pronuncia del nome fagliolo (mame, 豆) è simile alla parola che sta per occhi del demonio (魔目); quindi lanciare fagioli ha un suono simile al distruggere demoni (mametsu, 魔滅). ( fonte )
Mi ha affascinato tutto questo, e l'ho trovato anche divertente come dinamica, così mi sono ripromessa di partecipare ad una celebrazione in un tempio buddhista o in un santuario shintoista, se fossi capitata durante quei giorni in Giappone.

A Tokyo è molto famosa quella che si tiene ad Asakusa al Sensoji. Così famosa che si trova anche in dipinti della vecchia Edo. E a differenza di altri luoghi, la gente non dice: "Fuori i demoni!" ma piuttosto "Entra lunga vita e buona fortuna!" perché non ci sono demoni davanti a Kannon ( la divinità buddista della misericordia ). Inoltre la danza Fukuju-no-mai ( la danza delle sette divinità della fortuna ) è uno dei tre rituali più famosi del Sensoji. Dopo che è stata eseguito, famosi artisti e personaggi culturali collegati ad Asakusa lanciano fagioli e animano la celebrazione dando vita all' "Asakusa Performer and Cultural Figure Setsubun Event"( fonte ).
Però io volevo qualcosa di meno caotico, di più raccolto e così cercando informazioni ho trovato quello che faceva per me: il santuario shintoista Gojoten Jinja al parco di Ueno.
Questo santuario ha più di 1900 anni di storia e si affaccia sul laghetto Shinobazu. E' anche chiamato Gojyo-Tenjin e ospita due divinità della medicina:  Oonamujino-Mikoto e Sukunahikonano-Mikoto. Conosciuti come fondatori della nazione nel mondo mitologico giapponese.
Lì ha luogo anche un rituale chiamato Ukera-no-shinji (う け ら の 神 事), o anche Tsuina, che è composto da una piccola rappresentazione unita al lancio di fagioli.  La cerimonia comincia intorno alle 15.


Noi arrivammo all'ultimo momento perchè non riuscivamo a trovarlo e sbagliammo tempio.
Era piuttosto gremito e data la sua dimensione ogni spazio era occupato, noi potemmo assistere alla rappresentazione solo dalla scalinata laterale che una volta attraversati dei torii portava allo spiazzo davanti alla costruzione principale del tempio. Poi scendemmo giù per il mamemaki.

fonte immagine

La rappresentazione Ukera-no-shinji è modellata sullo stile originale del rituale chiamato "Tsuina", che si teneva presso la corte imperiale alla presenza dell'imperatore al cambio delle stagioni durante l'ottavo secolo. "Ukera" è il nome di un' erba selvatica ( una composita , l'Atractylodes japonica オケラ 植物 ) i cui fiori bianchi fioriscono a settembre o ottobre. Viene anche chiamato "Okera" o "Soujyutsu". L' Ukera essiccato viene bruciato per assorbire l'umidità e rimuovere i cattivi odori in una stanza. E inoltre è usato per purificare gli spiriti maligni nel rituale shinto. Il fumo dell' Ukera bruciata si diffonde nella sala della preghiera del Santuario Gojyo durante il rituale.


Cosa viene rappresentato? Io ne ero a conoscenza nel dettaglio, ma poi mi sono documentata e questa è la scena a cui si assiste:

28/01/18

Giappone innevato 1 - Takayama e Hida Furukawa


In questi giorni è arrivata tanta neve anche a Tokyo oltre che a Kyoto, capita ormai da qualche anno, ma era dal 2014 che l'agenzia meteo non diramava l'allerta per la capitale.  Comunque sia , esclusi questi rari casi di emergenza, i mesi di Gennaio e Febbraio sono perfetti per vedere diverse località giapponesi innevate, e quello che gli occhi possono ammirare non sono scenari meno affascinanti o meno memorabili di quelli primaverili o autunnali. Il cielo poi è bellissimo e la luce perfetta per scattare fotografie di paesaggi.
In occasione di un viaggio invernale scegliemmo di visitare Takayama, Jigokudani, Sapporo, Kushiro ed Hakodate utilizzando il più possibile il Japan Rail Pass.
L' atmosfera onirica di certi luoghi, le luci che si possono ammirare nelle città quasi come fosse ancora Natale ( mentre i negozi sono già proiettati verso San Valentino ), il festival della neve di Sapporo, i mercati del pesce, il ramen caldo, le scimmie alle terme di Jigokudani e le gru in Hokkaido sono tutti ricordi meravigliosi e indimenticabili.


Alloggiare come base in appartamento tramite Airbnb a Tokyo in una zona meno centrale ma più economica, e trovare alcune buone offerte come quella in un hotel/ostello a Sapporo e in alcuni budget hotel nelle altre località ci ha permesso di poter fare tante bellissime esperienze nell'arco di poco meno di due settimane.

A Takayama abbiamo soggiornato solo due notti ma incredibilmente siamo riusciti a godercela visitando diversi luoghi ( muniti di ramponi per non scivolare sulla neve! ) e facendo anche una tappa veloce a Furukawa, uno dei luoghi in cui è ambientato il film di Shinkai Makoto "Kimi no na wa" e dove c'è un delizioso Craft Museum e dell'ottimo sake da poter degustare e acquistare.


Ero già stata a Takayama ( QUI ne parlo ) , ma volevo tornarci con la neve, con la convinzione nel mio cuore che avrei potuto apprezzarla ancora di più. E infatti alla fine mi sono decisamente innamorata di questa cittadina tra le alpi giapponesi, delle sue stradine, dell'aria che si respira, della sua zona antica, dei morning markets e del buonissimo cibo. C'erano turisti, non pochi, ma si è rivelata molto più vivibile rispetto al periodo del matsuri primaverile. 
Siamo arrivati di notte e ci ha accolto la prima neve mai vista in Giappone, una piccola navetta ci è venuta a prendere alla stazione e abbiamo dormito in una modesta ma carinissima Ryokan in una camera tradizionale con tatami.


L'indomani mattina risvegliarsi e vedere fuori dalla finestra tutta quella neve è stato emozionante! Come una bimba ho aperto le finestre scorrevoli e ho tirato fuori la testa e iniziato a fare fotografie.


15/01/18

Harajuku : Reissue, Sailor Moon e la scoperta di Marble SUD


Harajuku/Omotesando a Tokyo è una zona che mi piace molto e il tempo per girarla non è mai abbastanza, così come posso ci torno per fare anche solo un pò di shopping kawaii da Kiddyland , una puntatina da Daiso e per girare tra i negozi di Takeshita dori. 
L' ultima volta che ci sono stata non era una bella giornata di sole, ma nonostante le probabilità di pioggia non mi sono fatta scoraggiare e ho colto l'occasione per prendere un bel latte art 3D da Reissue e visitare il nuovissimo store permanente di Sailor Moon da LaForet

Da REISSUE
Latte art 3D totoroso!
verso LaForet

07/01/18

Tonkotsu ramen e chashu ( fatto in casa ) per pranzo

In una domenica in coda alle feste natalizie abbiamo deciso di mangiare il ramen di Hide chan riportato da un viaggio nel Kyushu, ramen a base di sottili spaghetti e brodo preparato con ossa di maiale, il tonkotsu, originario di Fukuoka. 
Sono stata a cena nel ristorante Hide chan ad Hakata l' ultima volta che sono stata in Giappone ed è stato uno dei tonkotsu ramen più buoni tra quelli che ho assaggiato fin'ora. Mi è piaciuto a tal punto che durante un side trip con una mia amica, in un negozio all'interno di una area di servizio in autostrada, ho visto il loro set omiyage per 3 persone sullo scaffale e ho immediatamente deciso che l'avrei riportato a casa. 
Si è rivelata un' ottima idea, molto apprezzata anche da chi ha condiviso il pranzo insieme a me! Era buonissimo, nonostante fosse un prodotto conservato in una scatola.


E' bastato far bollire due pentole di acqua e in una cuocere il ramen per meno di un minuto, poi nelle ciotole versare l'acqua bollita da sola, il brodo della bustina di Hide chan ed il ramen.
Ma il tutto è stato valorizzato e reso migliore dal topping a base di uova marinate nella salsa di soia e dallo chāshū ( pancetta di maiale stufata ) fatte da noi in casa. 

il nostro chāshū scaldato in padella prima di metterlo nel ramen

Ne parlo perchè è stata davvero un'esperienza da ricordare , perchè è legata ad uno dei miei viaggi e perchè così posso condividere un link utile per chi magari leggerà e vorrà cimentarsi nel preparare il chāshū! 
Preparare il brodo per il tonkotsu è un pochino complessa come procedura, perchè deve cuocere per molte ore, anche 16, ma chissà che un giorno non decideremo di farlo! ^_^

Il link della ricetta per il chāshū è questo:
https://www.youtube.com/watch?v=YAutaiTYatU

A cui sono stati aggiuntidi 5 spicchi d’aglio, 5 peperoncini e del pepe. Dal momento che è una ricetta di origine cinese non ci stavano certo male!

Il link per le uova è questo invece :

Noi li abbiamo cotti 5 minuti e non 7 e sono venuti più morbidi. Dipende dai gusti.

Questo invece il risultato:

il tonkotsu ramen di Hide chan con il nostro topping

E a conclusione del pranzo un pò di sake dono della mia sorellina giapponese!

kanpai かんぱい ! :)

Di seguito alcune foto del ristorante Hide chan ramen ad Hakata. Ringrazio ancora Mihochan per avermici portato!


il buonissimo ramen mangiato da Hide chan!