06/03/14

Il mio primissimo giorno in Giappone

La prima città che ho visto arrivata in Giappone è stata Ōsaka. Una città più a misura d'uomo rispetto a Tokyo. Era Marzo. Il viaggio in aereo mi è sembrato più lungo di quanto avessi immaginato nonostante avessi dormito un bel pò per reggere meglio il jet lag una volta arrivate in Giappone. I pasti offerti da Alitalia furono deludenti. Scelsi il pranzo giapponese , ma fu piuttosto insipido. La prima esperienza di volo intercontinentale mi ha insegnato: MAI più posti vicino al finestrino e comprarsi qualcosa da mangiare al duty-free in caso i pasti siano indecenti!
 
Arrivata al Kansai Internation Airport
Arrivammo in orario e il tempo era bello in aeroporto, al Kansai International Airport (関西国際空港, Kansai Kokusai Kūkō ). Faceva più freddo rispetto all'Italia , la giacca a vento era necessaria. Abbiamo passato con facilità il controllo documenti e la dogana.  
Una volta uscite dagli arrivi sulla destra c'era lo sportello della Mitsubishi Bank dove si possono cambiare gli euro, io invece ho fatto il mio primo prelevamento dall' atm della Seven Bank che si trovava più in fondo in corrispondenza delle paline A e B proprio all'uscita, dove poi hp preso il limousine bus 11 per Osaka (大阪市, Ōsaka-shi) Namba ( OCAT ).
Uscita fuori all'aria aperta c'é stata la vera esplosione emotiva con una gioia smisurata. Spingevo il mio carrello con la valigia sopra con un gran sorriso stampato in faccia. Ma c'era una cosa importante da fare ( ed emozionante ) : cambiare il voucher in un Japan Rail Pass vero e proprio.


E anche prenotare i biglietti per i treni che ci servivano per le nostre gite e per spostarci a Tokyo. Seguite le indicazioni per la stazione dei treni io e la mia compagna di viaggio siamo arrivate ad uno sportello dove dopo un pochino di fila ( ordinata ) in inglese ho chiesto quel che ci serviva. Avevo preparato a dire il vero ( grazie all' uso di Hyperdia ) dei fogli con sopra scritte le date, i treni e gli orari in modo da facilitare le cose e questo davvero ha fatto la differenza!

Siamo poi salite sul limousine bus e ho imparato dopo il panico iniziale che per chiamare un numero di cellulare giapponese si digita 0081 ma lo 0 del prefisso non va messo. Il viaggio in navetta ( è piccina, non è un pullman di quelli grandi ) è stato tranquillo, mi sono goduta  quelle prime immagini giapponesi mentre passavamo accanto al grande porto e ci addentravamo nel centro di Osaka.
 
Da Namba è stato facile dirigerci all'ingresso per Namba Walk ( passeggiata lunga 800 metri sotterranea che collega Namba a Nipponbashi, un centro commerciale con circa 200 negozi e ristoranti!!! ) grazie alla segnaletica scritta anche in inglese e ad un ragazzo che ci ha dato una prima indicazione e poi proseguiva lento per farsi seguire, girandosi di tanto in tanto a controllarci. Primo assaggio della gentilezza giapponese!
Namba Walk
Purtroppo arrivare a piedi fino all' uscita 5 di Nipponbashi come volevamo fare attraverso Namba Walk non era fattibile con delle valigie da 20 kg l'una! Così abbiamo deciso di provare a prendere la metro per una fermata. La nostra prima metropolitana!!! Il nostro primo biglietto alle macchine emettitrici!!! *_*
Per fortuna sopra alle macchine che emettono i bilietti della metro c'era una cartina che mostrava il prezzo del biglietto secondo le fermate percorse e usando la versione più semplice che presentava meno tasti siamo riuscite nell'impresa. Grazie anche all'inglese che era possibile digitare come lingua per portare a termine il procedimento!; ) Un pò di smarrimento c'é stato per capire dove dovevamo prendere la Midosuji line, ma poi un pò in giapponese un pò a gesti abbiamo chiesto al controllore ai tornelli e ce l'abbiamo fatta. Scomodi gli scalini per l'accesso, ma poi è stato tutto facile e non ci siamo perse!^__^
Che figo essere per la prima volta dentro una metro giapponese, e quelle di Osaka abbiamo poi scoperto che sono ancora più pulite di quelle di Tokyo!

Purtroppo fuori dall'uscita 5 di Nipponbashi ci aspettava una pioggia leggera... >_< Ma la casa era proprio a 5 minuti da Dōtonbori e facilmente memorizzabile come percorso fissati 2 punti di riferimento.
Io avevo dormito in aereo ( veglia strategica la notte precedente  continuando a stampare info utili e piccole mappe ) quindi ero piuttosto arzilla. La prima cosa che abbiamo fatto durante il nostro primo pomeriggio a Osaka è stato un pranzo pomeridiano a base di Okonomiyaki. Buonissima!Siamo andate da CHIBO, su consiglio della padrona di casa. E' stato interessante guardare i cuochi che le preparavano e poi mangiarla sedute davanti alle piastre che la tenevano calda. Era squisita. Avessi potuto sarei tornata a mangiarne un'altra prima di lasciare Ōsaka .
seduta da Starbucks a Dōtonbori
Dopo esserci rifocillate al calduccio da Chibo e aver fatto un giro per Dōtonbori io e la mia amica abbiamo preso la metro e siamo andate a Umeda. Niente Sky Building, ma abbiamo fatto la piacevole scoperta dell' Hankyu, department store con due piani solo dedicati a dolci e cibo salato, anche da asporto. E poi ci siamo mosse a caccia di un Rilakkuma Store che sta lì vicino.
 La sera niente cena, a letto tardi dopo una sosta da Starbucks a Dōtonbori e poi a fare provviste al super-market aperto h24 vicino casa. Che emozione! Alla fine orientarsi in quella zona di Osaka è stato più facile di quanto avessi pensato. E contrariamente a quanto pensavo non mi è preso un infarto, sono rimasta lucida e solo tanto tanto felice. Mi sentivo perfettamente a mio agio. 
Il mio primo giorno in Giappone è stato positivissimo! 


 

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