18/06/15

Yanaka Ginza , Nezu-jinja e un buonissimo kakigori



Non ricordo ancora come sono venuta a conoscenza del distretto di Yanaka ( 谷中 ) a Tokyo, ma sono proprio contenta di averlo fatto. Volevo assolutamente visitarlo , poi avevo voglia di vedere se c'erano ancora le azalee al tempio di Nezu e anche di gustarmi finalmente una "granita giapponese" ( il kakigori かき氷 ) come si deve in un posto rinomato dove la gente fa la fila per andarci ( vedi articolo su Time Out qui ). Fortunatamente ho trovato una bella giornata e sola soletta sono partita per questa piccola nuova avventura in quel di Tokyo.
Sono scesa alla stazione di Nippori perché mi era più comoda con il treno, tempo di orientarmi grazie al mio tablet e mi sono diretta per prima cosa proprio verso la "gelateria" Himitsudo. Si può dire che abbia fatto una merenda molto tarda perché apriva alle 11, io mi pare sono arrivata lì alle 11:20 ed ero dentro dopo una mezz'ora di fila. Avevo portato con me l'ombrello per ripararmi dal sole piuttosto cocente copiando una delle abitudini giapponesi e così ho resistito finchè non è stato il mio turno.
Durante la fila ricordo che una coppia di anziani mi ha avvicinato curiosa per chiedermi perché facessi la fila,  ero l'unica occidentale e spiccavo parecchio, e hanno reagito divertiti quando gli ho detto nel mio giapponese elementare che sapevo fosse un posto famoso e volevo mangiare quel kakigori perchè mi piace. Anche una volta dentro mi hanno sistemato al tavolo con una coppia di amiche sui 45 anni che hanno aspettato che io finissi di mangiare per farmi qualche domanda.

Il kakigori al latte ( si usa quello condensato ) e fragola ( ひみつのいちごみるく) pagato appena 600 yen era molto buono ed era accompagnato da del té tiepido che risulta piacevole bevendolo alla fine e ho scoperto che evita che ti venga il mal di testa per il troppo freddo del ghiaccio!;)
Lo fanno con la macchina a mano in modo visibile a tutti i clienti!

Ho scoperto che esiste anche una variante coreana, il  patbingsu ( già presente in corea nel 14° secolo ) con fagioli azuki e frutta fresca ad esempio, e quella più moderna pare sia stata influenzata proprio durante l'egemonia giapponese sulla Corea nella prima metà del '900.
la bacheca vicino all'ingresso dell'Himitsudo
Leggo ( qui ) che si fa risalire la sua nascita nel periodo Heian. A quel tempo, il ghiaccio era apparentemente tagliato con un coltello in una ciotola di metallo e mangiato con una linfa dolce da tipi di vitigni, ortensie, e edera, con un po 'di sciroppo dorato in cima. C'è un riferimento a questo dolce ne 'I racconti del cuscino' scritto da Sei Shonagon. A quel tempo era un lusso supremo disponibile solo per i nobili della corte; la gente comune non poteva permetterselo.
Fu nel periodo Meiji intorno al 19 ° secolo che il kakigori finalmente divenne accessibile al grande pubblico. Fino ad allora il ghiaccio era ancora costoso perché si importava il "Boston Ice" dagli Stati Uniti, che impiegava un anno e mezzo per essere trasportato. Poi l'imprenditore alimentare Kahe Nakagawa riuscì a fornire l' 'Hakodate Ice' da Hokkaido a Yokohama e fu aperro il primo negozio nella zona Bashamichi a Kanagawa nel 1872. Fu inventato un congelatore a metà del periodo Meiji e un macchina per tagliare il ghiaccio nel periodo Showa intorno al 1930, così alla fine il kakigori divenne cibo comune come è ora.

Ho anche scoperto che si può acquistare una piccola macchina per farlo a casa proprio giapponese ( qui, ad esempio ) anche se qualcosa anche qui in Italia si trova ( qui ). :-)

Yanaka Ginza inizia qui!
Una volta uscita dalla gelateria ho incontrato di nuovo la coppia di amiche che hanno insistito per regalarmi una mappa in giapponese come "souvenir" dal momento che gli avevo detto che stavo andando al Nezu jinja.
Prima però ho fatto una passeggiata per Yanaka Ginza. Un piccolo scorcio di vita Shitamachi che a me piace molto, mi piace vedere quelle zone residenziali di Tokyo dove l'atmosfera è calma e rilassante, con piccoli negozi e ristoranti di ogni tipo uno dietro l'altro, e dove il tempo sembra essersi fermato.
Qui per la precisione si parla di periodo Tokugawa, o Edo (1603-1868). Si respira la stessa aria anche in alcune strade di Asakusa o a Kawagoe, a mezz'ora da Tokyo.





Non sapevo del termine Shitamachi , così come del termine Yamanote, ora so che Shitamachi è il nome tradizionale per quell'area di Tokyo che include oggi Adachi, Arakawa, Chiyoda ( in parte ), Chūō, Edogawa, Kōtō, Sumida, e Taitō , la parte fisicamente bassa della città lungo e ad est del fiume Sumida. Che all'epoca Tokugawa le caste più basse dei mercanti e degli artigiani abitava nella parte "bassa" della città mentre i vassalli della casta guerriera dei Tokugawa viveva nella Yamanote.
Le cose nei secoli sono cambiate molto, ma in passato Shitamachi era considerato un pò il centro di Edo, le persone nate lì erano tipicamente considerate veri Edokko,  figli di Edo, o Edochiani. Nel periodo Edo si diceva "Vado a Edo" quando si andava dall'area intorno a Fukagawa nel distretto di Kōtō  verso qualsiasi posto ad est del Sumida! 
Oggi Ueno è il cuore di Shitamachi e difatti Yanaka si può raggiungere benissimo a piedi da lì.
A Ueno c'é anche il museo Shitamachi!

Al Nezu jinja di azalee ne erano rimaste poche, ma quel che ho trovato mi è piaciuto comunque. Vale la pena visitarlo a prescindere dalla stagione secondo me.







Capisco perché le architetture in stile Gongen ( tipiche dei santuari moderni) dell' Honden ( il santuario principale ), Haiden ( la sala di adorazione), Heiden ( sala delle offerte ), Karamon ( porta in stile cinese ),  Romon ( porta a due piani ) e Sukibei sono designati come importanti beni culturali a livello nazionale! E il loro stile rimanda molto ai complessi di Nikko. 

In ogni modo se mai sarò a Tokyo in futuro a fine Aprile andrò all' Azalea festival ( qui delle foto ).





Dopo aver visitato il tempio con calma e con pochi altri avventori , sulla strada verso la metro ho trovato anche un posticino dove pranzare, del curry カレー e via!  Staff sorridente e cortese, ambiente piccolo, ma rilassante e accogliente, poca scelta per il pranzo perché è un cafe, ma il curry era buono.


E quando trovo per caso dei posti carini ed economici dove mangiare, risposta perfetta alla mia necessità del momento, sono proprio contenta! Questo si chiama Minori みのりCafe ( qui una recensione che ho trovato mentre scrivevo questo post ).


Con più tempo a disposizione avrei anche divorato qualche manju al 10yen manju e visitato il cimitero di Yanaka. Qui poi ho trovato altri suggerimenti. Ma è andata bene così.


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